Wilson, Edward Arthur (1878-1934?) (Brother XII) e Aquarian Foundation

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Edward Arthur Wilson (Brother XII)

Il mistico inglese Edward Arthur Wilson nacque a Birmingham il 25 luglio 1878. Dopo una carriera come marinaio, intorno al 1905 egli si trasferì in Canada, e più precisamente nelle città di Calgary (Alberta) e Victoria (Columbia Britannica), dove lavorò dapprima come carrettiere, e poi come impiegato. In quest’ultima città, nel gennaio 1913, W., che si era interessato alle varie scienze occulte nei suoi viaggi per mare, entrò a far parte della Società Teosofica, appartenenza che mantenne (fino al 1918) anche dopo aver abitato per un certo periodo in California ed in Europa.

Nell’autunno 1924, mentre viveva in Francia, W. raccontò di aver avuto una visione del “Dodicesimo Maestro”, uno dei “maestri ascesi” [o maestri segreti (mahatma): nella dottrina orientale della metempsicosi, coloro che non si reincarnano più, avendo completato il proprio ciclo terreno], della leggendaria “Grande Confraternita Bianca” (o Gran Loggia Bianca) e che gli diede l’ispirazione per il suo nuovo nome, quello di Brother 12 (o Brother XII) (Fratello Dodici). L’anno successivo egli raccontò di aver scritto il suo libro, The Three Truths (le tre verità), durante un soggiorno a Genova, mediante la “scrittura automatica” su diretta ispirazione del “Dodicesimo Maestro”.

Nel 1926, tornato in Canada, W. fondò una comunità nella località di Cedar-By-The-Sea, nei pressi della cittadina di Nanaimo (sull’isola di Vancouver), che si evolse l’anno dopo in una società occulta e utopica, l’Aquarian Foundation (Fondazione dell’Acquario). L’organizzazione si trasferì poi su alcuni terreni sulle vicine isolette di Valdes e De Courcy, acquistati con i soldi dei seguaci, alcuni dei quali erano molto benestanti e ben noti, come il miliardario di Chicago Maurice von Platen, l’editore di Ohio J. S. Benner, o i giornalisti George Hubbard e Will Levengton Comfort. Su questi adepti W. esercitava un notevole ascendente: per esempio due seguaci, la ricca vedova Mary Wortham Thomas Connally e l’industriale del pollame Roger Painter, emisero senza battere ciglio assegni fino a centinaia di migliaia di dollari (l’equivalente odierno di milioni di euro) a favore della fondazione.

Del resto lo scopo, neanche tanto recondito, di W. era di privare i suoi seguaci del loro denaro, perché solo coloro che possedevano “l’oro della devozione pura e disinteressata” (sic!) potevano entrare tra gli eletti. Nel 1928 W. cercò anche di procurarsi dei solidi appoggi politici, quando appoggiò la candidatura del senatore americano dell’Alabama James Thomas Heflin (1869-1951) nella corsa alla Casa Bianca, ma i connotati fortemente razzistici del senatore e i rapporti in loco con la famigerata Ku Klux Klan misero in cattiva luce W. presso i suoi seguaci.

D’altronde, questi stessi adepti erano costretti a lavorare come schiavi e a seguire complessi rituali e preghiere, fissate da W. in seguito alle sue visioni. E ciò non era l’unica stranezza di W., che man mano si era lasciato prendere da un vortice di crescente paranoia: si era convinto, per esempio, di essere la reincarnazione del dio egizio Osiride, e che solo la sua setta sarebbe sopravvissuta all’imminente apocalisse. A suo dire si stava preparando l’avvento di una nuova razza umana, poiché “i pensieri e le invenzioni degli uomini saranno posti al servizio dei demoni e verranno usati per la totale distruzione dell’umanità. Coloro che periranno saranno più fortunati di coloro che sopravvivranno”. Introdusse, inoltre, l’amore libero, ma solo nel senso che lui sceglieva le sue amanti tra le seguaci più belle, mentre i rapporti sessuali tra i suoi devoti erano banditi!

Tutte queste stranezze non potevano passare impunite: alcuni adepti arrivarono fino al punto di denunciare W. in tribunale, e la crisi del gruppo fece precipitare il numero degli adepti dagli originari 200 (più forse circa 2.000 all’estero) ad un paio di dozzine di persone, ma la cosa non toccava minimamente W., che si era perfino fatto costruire una fortezza in pietra e ordinare dall’Inghilterra nel 1930 una barca a vela, battezzato Lady Royal.
L’ultima delle sue amanti divenne anche sua complice come aguzzina della colonia. Si chiamava Mabel Rowbotham, alias Mabel Skottowe, ed era la moglie di Roger Painter, arrivato nella colonia nel 1929. Tristemente nota anche come Madame Z, per i maltrattamenti subiti dai membri della fondazione, la Skottowe istituì un servizio d’ordine per controllare la colonia e obbligò i seguaci, anche anziani, a 20 ore di lavoro nei campi: la 76enne Sarah Tuckett tentò il suicidio dopo periodi di pesantissimo lavoro e pestaggi. Perfino una delle più fedeli seguaci, la già citata Mary Connally tentò nel 1929 di farsi ridare i suoi soldi in una causa in tribunale, ma perse e fu costretta a vivere in una baracca fatiscente sull’isola Valdes, sorvegliata a vista.

Questo atteggiamento fu giustificato da W. come “protezione” della colonia contro una cospirazione internazionale capeggiata da ebrei, cattolici e comunisti! Ma oramai, la setta aveva i giorni contati: visto il serpeggiante malumore, i due aguzzini (che avevano cambiato i nomi in quelli di Amiel e Zura De Valdes) pianificarono la loro uscita di scena, accumulando tutto il denaro in giare e nascondendole in vari luoghi segreti nella proprietà e sulle isole dell’arcipelago.

Alla fine lo stesso governo della Columbia Britannica iniziò ad interessarsi alla Fondazione dell’Acquario e, dopo un’indagine, ordinò nella primavera del 1933 che il terreno fosse distribuito tra gli aderenti e che i soldi fossero restituiti ai legittimi proprietari. Tuttavia quando le autorità si recarono sull’isola di De Courcy, non c’era più traccia di W.: se n’era fuggito via mare con la sua complice (e con la cassa di $ 400.000!), dopo aver distrutto il mobilio delle case della colonia e affondato la Lady Royal.

Fu segnalato nel 1934 in Svizzera con lo pseudonimo di Julian Churton Skottowe, e qui, pare, morì per un attacco cardiaco a Neuchatel il 7 novembre dello stesso anno; tuttavia alcuni testimoni asserirono di averlo visto ancora vivo negli anni immediatamente successivi. La setta non sopravvisse alla fuga del suo fondatore: l’ultima seguace fu Mary Connally, che lasciò l’isola di De Courcy nel 1941 per morire nel 1947 nella Carolina del Nord.
Oggigiorno l’unico ricordo della setta è la leggenda delle giare piene di monete d’oro, nascoste chissà dove da W. e da Madame Z, il che attira tutti gli anni cacciatori di tesori inutilmente alla ricerca del favoloso bottino del folle mistico.